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Ripalta Arpina si trova in un territorio ad elevato pregio ambientale ed ecologico, all’interno di due parchi naturali: Parco Serio e Parco Adda Sud
L’edificato è situato su un terrazzamento naturale fra la valle del Serio vivo (ad ovest) e la valle relitta del Serio Morto (ad est).
Questa è un’importante morfostruttura le cui scarpate morfologiche che la delimitano appaiono ben scolpite nei depositi alluvionali del piano generale di campagna e mostrano un caratteristico sviluppo a festoni che rappresenta una traccia delle erosioni attuate dalle antiche anse fluviali del fiume Serio, quando il suo corso si svolgeva in questa sede. Ampi tratti delle stesse scarpate morfologiche ospitano lembi boschivi che a loro volta contribuiscono ad evidenziare la fisionomia della valle relitta, distinguendola di primo acchito dalla restante campagna coltivata.
Percorrendo la strada che da Ripalta Arpina porta al Santuario del Marzale e Ripalta Vecchia, in direzione di Crema, ci si può rendere conto visivamente della situazione: a destra si osserva l’antico argine del Serio ed in lontananza il letto, ora occupato dalle coltivazioni (rimane un piccolo corso d’acqua); a sinistra il più recente terrazzamento e, più il là, il Serio vivo.
La strada segna in pratica il confine tra le due valli, apparendo, per chi osserva le carte geomorfologiche, come una sottile penisola. Storicamente, si fa risalire il cambiamento di corso del fiume a dopo il XII secolo.
Si segnalano altri interessi, quali la presenza di numerose fughe, in valli trasversali, che tagliano i terrazzi fluviali. Esse sono dovute all’opera d’erosione delle numerose rogge che andavano ad immettersi nel fiume; alcune sono ancora rimaste tali e quali, altre sono state utilizzate al fine di ricavare sterrate per raggiungere i campi ed il fiume. Le fughe naturali hanno coperture arboree molto dense e sono caratterizzate da intrighi vegetativi d’alberi, d’arbusti e di lianose; qua e là si trovano le querce farnie ed interessanti specie erbacee, tra le quali le felci.